Come già accennato nel precedente capitolo che trattava delle precauzioni per la prevenzione dell’inquinamento (una precauzione sulla prevenzione …. ???) , in questo capitolo parleremo degli impianti per la prevenzione dell’inquinamento provocato da una nave, lasceremo la discussione di impianti nei capitoli successivi. Un impianto utilizzato sulle navi, in particolare sulle navi passeggeri ed offshore, è il compattatore dei rifiuti solidi: anche questi macchinari ne esistono di vari tipi e grandezze ed il loro uso aiuta molto nella gestione dello spazio per tali rifiuti. Si immagini quante lattine di bibite o bottiglie in vetro vengono utilizzate durante la giornata a bordo di una nave passeggeri o una piattaforma offshore, con l’aiuto del compattatore si riesce a gestire meglio lo spazio di bordo evitando gettiti in mare proibitivi.
la patente 9
2. Impianti per la prevenzione dell’inquinamento
IL COMPATTATORE
TRATTAMENTO RIFIUTI SOLIDI
A parte i libri che potrebbero
essere distrutti con l’inceneritore, troviamo utili anche gli altri trituratori
di rifiuti solidi: utilissimi a bordo il trita fusti e il tritacontenitori di
plastica.
Il più utilizzato è quello per i
rifiuti alimentari che tritura i cibi di cucina in particelle dalle dimensioni
consentite per essere scaricate in mare e quindi evita di tenere a bordo
rifiuti alimentari da conferire a terra nel primo porto di approdo.
Uno
dei sistemi per trattare l’acqua di zavorra è quella della deossigenazione
ottenuta iniettando azoto nelle cisterne contenente acqua di zavorra. In questo
modo vengono alienati tutti i microrganismi presenti nell’acqua di zavorra
facilitandone la protezione contro l’ossidazione e la corrosione delle pareti
delle cisterne. Inoltre la nave non subirà nessun rallentamento nelle attività
commerciali e nessuna variazione di assetto dovuta ad un cambio zavorra come
avviene per le navi non ancora uniformate alla regola.
Altro
sistema è quello con impianto installato in locale apparato motore ove l’acqua
di zavorra viene prelevata dalle cisterne con una pompa e trattata prima con
una filtrazione meccanica, successivamente disinfettata con lampade a raggi UV
e alla fine ozonizzata con aggiunta di ozono per poi essere riportata nelle
cisterne di provenienza. Anche in questo caso il trattamento non influisce sui
tempi di navigazione e quindi non intacca l’operatività della nave nei tempi di
trasporto.
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